ROMA «Dove c’è Verdini noi perdiamo voti». Roberto Speranza non ha dubbi e aggiunge che «lui è buono a portare qualche voto di transfughi ex-berlusconiani in Parlamento ma i nostri elettori se ne scappano se lo vedono». Anzi, avverte l’esponente della minoranza dem dai microfoni de ilfattoquotidiano.it, meglio stare lontani, anche fisicamente, dal leader Ala: «Le immagini di Cosenza? Sconsiglio ai nostri candidati sindaco di farsi foto o iniziative con Verdini perché disincentivano la nostra gente ad andarli a votare».
Un “invito” chiaro da parte di uno degli esponenti più critici rispetto all’avvicinamento di una parte del Pd – quella renziana – ai verdiniani. Questa volta, però, la sua reprimenda abbraccia in pieno anche l’area dem più vicina alle sue posizioni: a Cosenza, infatti, il matrimonio con Verdini (le cui insegne, nella città dei Bruzi, sono appannaggio del consigliere regionale Ennio Morrone e dell’ex assessore regionale Giacomo Mancini) è stato celebrato anche (e soprattutto) dalla minoranza del Partito democratico. Quello cosentino non è un Pd a trazione renziana. Dunque è soprattutto ai suoi “compagni” di corrente che Speranza si rivolge dai microfoni del Fatto.
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